Tutte le sentenze
La presente sezione raccoglie alcune massime giurisprudenziali, in liti in cui è stato parte il nostro studio legale, considerate di particolare interesse.
In ogni massima le parti virgolettate riguardano estratti di sentenza, mentre per la parte restante trattasi di commento redazionale.
7.5.2024 Tribunale di Bologna – Sent. 1344/2024 – Est. Marconi
21/05/2024
CONCLUSIONI Le parti hanno concluso come da verbale d’udienza di precisazione delle conclusioni, ovverosia, quanto al merito: - Parte attrice, come da foglio di precisazione delle conclusioni del 13.10.23 (“Piaccia all’Ill.mo Tribunale adito, richiamata ex art. 654 c.p.c. la falsità della scrittura privata a firma apocrifa di A e dei suoi contenuti come anche acclarato con sentenza Corte di Appello di Bologna n. (omissis), passata in cosa giudicata, emessa nel contraddittorio delle odierne parti, in subordine e salvo gravame valutata la falsità dell’atto (omissis) 2001, come contestato in sede penale ex art. 485 c.p. e stante l’abolitio criminis intentata, anche ex art. 2947 c. III c.c., ai fini civilistici risarcitori, condannare il convenuto, ex 2043-2056-2059-1226 c.c., al risarcimento dei danni materiali subiti in conseguenza del fatto illecito, continuato per il periodo dal 2001 al 2015 da Ada quantificarsi quanto al danno materiale in €...
10.5.2024 Corte di Appello di Ancona – Decreto collegiale - Pres. Federico – Rel. Rascioni
21/05/2024
RICHIAMATO il decreto con cui in data (omissis) il Tribunale di (omissis) ha rigettato il ricorso proposto da X affinché vengano modificate le condizioni di affidamento dei figli minori A e B, determinate nella sentenza con cui in data (omissis) è stato dichiarato lo scioglimento del matrimonio contratto dalla ricorrente con Y e già modificate con decreto emesso dal medesimo Tribunale di (omissis) in data (omissis), all’esito dell’accordo in tale sede raggiunto dalle parti; EVIDENZIATO che i primi giudici, tenuto conto delle risultanze emerse dalla C.T.U., hanno ritenuto di dover confermare le condizioni già vigenti, rigettando le richieste di modifica avanzate anche dall’odierno reclamato, ma disponendo che genitori e figli seguano i percorsi meglio indicati nel decreto e prevedendo che i servizi sociali prendano in carico l’intero nucleo familiare al fine di provvedere ad ogni opportuno intervento di sostegno e di vigilanza; LETTO il...
8.5.2024 – Corte di Appello di Ancona – Sent. 724/2024 Pres. Federico - Est. Bellucci
21/05/2024
CONCLUSIONI Degli appellanti: “Voglia l’Ecc.ma Corte di Appello di Ancona, in accoglimento del presente gravame, riformare la sentenza n. 821/2020 (repertorio n. 1286/2020) del Tribunale Civile di Pesaro, pubblicata il 25.11.2020, resa nel giudizio iscritto al R.G. n. 272/2018 del Tribunale Civile di Pesaro, notificata (omissis) in data 27.11.2020, e dunque, in accoglimento della domanda, accogliere le conclusioni rassegnate in primo grado come qui di seguito riportate: NEL MERITO: 1.1.) accertare e dichiarare in via principale, ai sensi dell’art. 2051 c.c., la responsabilità del M, in persona del Sindaco pro tempore, (omissis), dei fatti come descritti in premessa dell’atto di citazione in appello quale soggetto giuridico già proprietario e custode dell’impianto fognario generatore del danno a seguito delle inondazioni all’interno della proprietà dei ricorrenti; in subordine, la responsabilità del Comune M, in persona del...
23.4.2024 Sentenza TAR Marche n. 394/2024 Pres. Daniele Est. Capitano
09/05/2024
FATTO e DIRITTO L’associazione ricorrente (la quale ha fra le proprie finalità statutarie la tutela e la salvaguardia dell'ambiente e degli habitat e lo sviluppo equilibrato e diffuso del territorio di X) impugna la deliberazione del Consiglio Comunale di X e gli altri atti indicati in epigrafe, relativi all’approvazione di una variante al piano regolatore generale e al piano acustico comunale (P.A.C.). La variante contempla poi, in assenza di adeguata motivazione, la riduzione dei predetti vincoli previsti dal P.R.G. già adeguato al P.P.A.R.; al riguardo l’unica motivazione addotta consiste nel fatto che l’area in questione è adiacente a una zona già parzialmente urbanizzata, ma tale motivazione non tiene conto del fatto che l’urbanizzazione è avvenuta in spregio ai vincoli di cui si è detto, nonché in assenza di autorizzazioni paesaggistiche avallate dalla Soprintendenza. Il ricorso va in parte accolto,...
19.4.2024 Sentenza Consiglio di Stato Sez. Seconda n. 3536/2024 Pres. De Felice Est. Poppi
09/05/2024
… “L’appellante lamenta la lesività di quanto realizzato dai proprietari confinanti e assentito dall’amministrazione con un permesso di costruire in sanatoria mai impugnato e, pertanto, consolidatosi. Come anticipato, il titolo non impugnato viene censurato dall’appellante deducendo l’illegittimità del mancato accoglimento delle proprie istanze di autotutela con le quali mirava sostanzialmente neutralizzare gli effetti di un titolo inoppugnabile. L’appellante con il primo motivo censura la declaratoria di inammissibilità del ricorso motivata dal Tar sull’erroneo presupposto che l’azione fosse promossa avverso la sanatoria concessa con il permesso in sanatoria mentre era richiesto l’annullamento del diniego di autotutela da qualificarsi, a parere dell’appellante, in termini di conferma propria e non di atto meramente confermativo essendo stato adottato a seguito di una rinnovata istruttoria. Il Comune,...
19.4.2024 Sentenza Tar Marche n. 385/2024 Pres. Ianigro – Est. Ruiu
09/05/2024
Viene impugnato il provvedimento con il quale è stata rigettata la Dichiarazione di Inizio Attività (di seguito, per brevità "D.I.A") relativa all'apertura di un autoparcheggio a cielo aperto a pagamento Con il primo motivo si lamenta la mancata comunicazione del preavviso di diniego ai sensi dell’art. 10 bis della legge n. 241 del 1990. Con il secondo si deduce la violazione degli artt. 22 e 23 del DPR n. 380/2001, in quanto la rivendicazione di un diritto reale sulla strada non potrebbe costituire l’unico valido presupposto per l'esercizio del potere inibitorio dei lavori. Con il terzo motivo si deduce il vizio di eccesso di potere per manifesta contraddittorietà tra più atti. Infatti, in risposta a una richiesta di riesame presentata dai ricorrenti, successiva all’impugnato diniego, il Comune ha manifestato l’intenzione di “definire la situazione giuridica dell'area”, in contraddizione con l’asserita esistenza...